Arredi colorati e tecnologie per l’innovativo centro anziani Residenza San Francesco di Sales
Tempo di lettura: 2 minuti“L’ambiente che cura” è un progetto innovativo, uno fra i primi di questo genere, dotato di particolari arredi e tecnologie “hi-tech” allestiti presso il centro diurno aperto agli anziani anche con diverse patologie legate alla sfera dei disturbi cognitivi, nella Residenza San Francesco di Sales, in via Cacciatori del Tevere, nel centro storico di Città di Castello. A disposizione dei malati e dei loro familiari c’è anche una “guida-decalogo” di carattere pratico-scientifico in grado di dare risposte a numerosi quesiti utili al di fuori della struttura, fra le mura domestiche. Un vero e proprio “decalogo” di pronta emergenza in versione cartacea e digitale da sfogliare e cliccare sul proprio computer, smartphone o tablet. Colori neutri alle pareti alternati ai rossi e gialli degli arredi di ultima generazione, laboratori multifunzionali, camera, sala e quadri sensoriali, angoli di incontro e condivisione di progetti comuni, fino alla realizzazione di una vera e propria fermata di una stazione ferroviaria con un vagone del treno che riproduce gli stessi suoni, colori e sensazioni anche in movimento di un vero e proprio convoglio.
Il progetto realizzato dalla Cooperativa “La Rondine” con il sostegno e contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è stato presentato il 29 settembre nel corso di una visita guidata alla secolare struttura delle Suore Figlie di San Francesco di Sales alla presenza del vescovo monsignor Domenico Cancian, del sindaco Luciano Bacchetta, degli assessori Michele Bettarelli e Luciana Bassini, di Camillo Bacchi, membro del Comitato di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, di Madre Maria Rita Foli, superiora Provinciale Figlie di San Francesco di Sales, di Luciano Veschi, Presidente della Cooperativa La Rondine e di Laura Spadoni, psicologa clinica, coordinatrice della Residenza che ha realizzato la guida-decalogo a portata di famiglia, primo esempio di questo genere di strategie ambientali a casa della persona con demenza.
“ll progetto – hanno precisato il Presidente della Cooperativa La Rondine, Luciano Veschi e la coordinatrice della Residenza e autrice della guida, Laura Spadoni – nasce dal bisogno di ricerca di modalità innovative ed ecologiche nella gestione degli anziani e dei loro familiari ed è volto a promuovere il benessere e socializzazione della persona. “Diventa essenziale – hanno sottolineato nel corso della visita guidata ai locali della residenza – ripensare e ridefinire gli ambienti di vita, dotare i centri diurni di arredi terapeutici ed informare e addestrare gli operatori, caregiver e assistenti familiari ad un uso protesico, strategico e consapevole dell’ambiente anche e soprattutto nel suo contesto abitativo e di vita. L’ambiente è un fattore fondamentale affinché la persona possa mantenere un comportamento compatibile con lo svolgimento delle attività della vita quotidiana. L’obiettivo finale – hanno concluso Veschi e Spadoni – è quello di arrivare a garantire un buon livello di gestione integrata del paziente e della sua famiglia attraverso una conoscenza più puntuale dei servizi ed un loro appropriato utilizzo, anche per mezzo della guida al fine di garantire la continuità e l’appropriatezza dell’assistenza”.