Ci stiamo lavorando: Fondazione Perugia per l’inclusione lavorativa

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Dal 25 settembre al 1° ottobre, in occasione dell’undicesima Giornata Europea delle Fondazioni (1° ottobre), anche Fondazione Perugia partecipa alla campagna “Ci stiamo lavorando. Attiviamo le energie delle comunità”, promossa Acri e Assifero con le Fondazioni associate. Un’iniziativa che coinvolge oltre 100 progetti di inclusione lavorativa promossi o sostenuti dalle Fondazioni in tutta Italia. L’iniziativa ha ricevuto il Patrocinio Rai Per la Sostenibilità ESG.

L’obiettivo è richiamare l’attenzione sulle tante iniziative diffuse nel Paese che mettono al centro il lavoro quale chiave per favorire l’autodeterminazione e l’inclusione sociale. Si tratta di progetti che favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro di persone in condizione di fragilità (Neet, donne, persone con disabilità, detenuti, migranti) e che affiancano giovani imprenditori nell’apertura di start-up e imprese sociali. L’elenco completo è sul sito www.cistiamolavorando.it.

Fondazione Perugia è da tempo impegnata nel promuovere sul territorio il valore dell’inclusione lavorativa, sostenendo diversi progetti in materia. Per la campagna “Ci stiamo lavorando” l’ente ha selezionato il progetto OPEN Lab, ideato dalla cooperativa sociale RE.LEG.ART, e il ristorante Numero Zero di Perugia, entrambi sostenuti da Fondazione Perugia.

  • OPEN Lab è un laboratorio artigianale per la lavorazione di oggetti, prevalentemente in pelle, destinato a ragazzi diversamente abili. Al laboratorio è affiancata una piccola bottega. I clienti, i fornitori e i familiari dei partecipanti possono vedere i ragazzi lavorare e interagire con loro sia nella fase della produzione che in quella della vendita dei prodotti. Lo scopo principale dell’iniziativa è l’inserimento sociale e lavorativo dei giovani con disabilità, i quali hanno la possibilità di esplicitare al meglio, e in un clima positivo e partecipato, le loro capacità. Il progetto OPEN Lab ha goduto della collaborazione del Corso di laurea in Design dell’Università di Perugia ed è risultato vincitore del I concorsoInvestiAMOsociale”. Scopri di più: HOME – Relegart_onlus
  • Numero Zero, parte dell’ampio progetto di innovazione psichiatrica della Fondazione La Città del Sole, è il primo ristorante inclusivo dell’Umbria, con un team di professionisti nel campo della ristorazione, della psichiatria, della progettazione e della comunicazione impegnati nel rispondere al bisogno lavorativo, d’autonomia e riconoscimento sociale di pazienti psichiatrici. Un luogo nel quale si promuove la cultura della diversità attraverso il lavoro, la buona cucina e il buon vino. Scopri di più: Ristorante Numero Zero Perugia.

La campagna nazionale “Ci stiamo lavorando” comprende una grande varietà di interventi: ristoranti, spazi di agricoltura sociale, ostelli e luoghi di accoglienza, in cui lavorano persone con disabilità, migranti ed ex detenuti; laboratori di artigianato e sartorie, che coinvolgono donne in condizioni di fragilità o vittime di violenza; corsi di formazione e percorsi di tutoraggio per giovani che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali. A questi si aggiungono i nuovi percorsi di formazione, dedicati a giovani donne e Neet, che si concentrano sul tema delle competenze digitali, nell’ambito delle iniziative del Fondo per la Repubblica Digitale.

Si stima che, ogni anno, le Fondazioni destinino complessivamente circa 50 milioni di euro a iniziative volte a favorire l’inclusione lavorativa, coinvolgendo oltre 30mila persone.

Il tasso di disoccupazione oggi in Italia (15-64 anni) è al 7,6%, quello di inattività – relativo alle persone che hanno smesso di cercare lavoro – è il 33,5%; questi dati relativi alle donne sono rispettivamente 8,7% e 42,7%. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) è al 22,1%. Nel Mezzogiorno i dati sono tutti peggiori: disoccupazione 13,9%, inattività 44,2%, femminile 16,1%, giovanile 35% (Istat, giugno 2023).

In questo scenario si innesta la frontiera dell’inclusione lavorativa, che riguarda tutti coloro che hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro: le persone in condizione di fragilità, i giovani, le donne… In questo campo il nostro Paese è stato pioniere ed è ancora ricchissimo di esperienze diffuse e capillari, realizzate dalle organizzazioni del Terzo settore. Queste iniziative, in gran parte accompagnate o sostenute dalle Fondazioni, costituiscono sperimentazioni innovative, sostenibili e replicabili. Si tratta di un patrimonio prezioso da valorizzare che può ispirare politiche ampie e durature. “Ci stiamo lavorando” ha l’obiettivo di contribuire ad accendere una luce su alcune di queste esperienze e sul loro grande valore per il nostro Paese.

Ci stiamo lavorando si tiene dal 25 settembre al 1° ottobre, con incontri, spettacoli e laboratori in tutta Italia. Mercoledì 27 settembre, alle 10,30, la Viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, interverrà, insieme ai presidenti di Acri e di Assifero, Francesco Profumo e Stefania Mancini, a un incontro di presentazione di 5 dei progetti che partecipano alla campagna nazionale. L’evento si potrà seguire in diretta streaming su www.cistiamolavorando.it.

Dichiarazione di Francesco Profumo, presidente di Acri: «Le Fondazioni sono al fianco di chi nel Paese lavora per offrire nuove opportunità a chi non le ha mai avute, a chi vuole rendere realtà delle buone idee e a chi ha bisogno di una spinta per ripartire. Giovani, competenze e inclusione sono le parole chiave dell’agire delle Fondazioni in questo campo. Nella Giornata Europea delle Fondazioni vogliamo contribuire ad accendere una luce su questo tema, cruciale per lo sviluppo sostenibile del Paese. È un processo che non si conclude, ci stiamo lavorando, siamo aperti ad alleanze con tutti gli attori pubblici e privati, che vogliono attivare tutte le energie delle comunità. Perché ancora troppi cittadini sono esclusi dal lavoro, una forma di autodeterminazione e di inclusione che la Costituzione italiana richiama sin dal suo primo articolo».

Dichiarazione di Stefania Mancini, Presidente di Assifero: «Le fondazioni ed enti filantropici del nostro Paese ascoltano i territori, le comunità, il grido dei più deboli per dar loro voce: al centro del loro operare vi sono gli individui i cui i diritti sono negati e che vivono ai margini. Mettere al centro dell’XI Giornata Europea delle Fondazioni il tema dell’inclusione lavorativa è più che mai fondamentale. È un’occasione per gettare la luce su tutti quei processi e iniziative promosse dagli enti filantropici italiani che vedono nel lavoro un mezzo, non un fine, in grado di restituire e promuovere la dignità delle persone e affermarne la propria autodeterminazione. Le sfide che oggi affrontiamo sono molteplici e interconnesse: solo attraverso la collaborazione e l’impegno condiviso possiamo costruire un futuro in cui nessuno sia lasciato indietro e in cui ognuno abbia la possibilità di sentirsi parte della società e contribuire al suo progresso attivo».

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