DUC IN ALTUM, un villaggio educante per vivere la scuola da fuoriclasse
Tempo di lettura: 2 minutiViviamo in un tempo in cui troppo spesso gli adulti, di fronte al rischio proprio del compito educativo a cui sono chiamati, annaspano faticosamente nella confusione e nella paura, come se non si sentissero all’altezza del ruolo che necessariamente compete loro e cercassero disperatamente di delegare ad altri la propria responsabilità o la vivessero con distrazione ed eccessivo disimpegno. La paura, la disillusione, il senso di colpa o semplicemente l’immaturità fanno sì che gli adulti si preoccupino dei propri figli ma non se ne prendano cura consapevolmente e responsabilmente, con uno sguardo d’amore e di stima sulla vita e per la vita. Ecco allora che il passaggio di testimone di generazione in generazione si traduce, al più, in un mero e poco significativo groviglio di cose da fare, attività con cui riempire il tempo, nozioni da imparare, senza una relazione educativa che sostanzi con l’esempio e la testimonianza il necessario e doveroso accompagnamento alla crescita.
Con “Duc in Altum” sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, l’Abbazia Giovane Montemorcino ha voluto ideare un progetto che vede protagonisti i ragazzi aiutandoli a “prendere il largo”.
Tante attività, strumenti, iniziative, opportunità per i giovani, per le famiglie, per le scuole e per le realtà lavorative del territorio, saranno l’occasione di sperimentare una nuova forma di welfare di comunità in ambito educativo a Perugia: intorno al villaggio educativo creato nella struttura dell’Abbazia Giovane di Montemorcino si passeranno il testimone tante classi delle scuole secondarie di I e II grado per vivere settimane residenziali in cui affrontare il tema dell’orientamento allo studio e al lavoro in una maniera del tutto nuova per il nostro contesto sociale, in un ambiente educativo informale, in cui i docenti siano affiancati da altre figure educative per riuscire a rinsaldare la rete tra scuola e famiglia, favorendo e sostenendo un’alleanza a servizio della crescita integrale di ciascun ragazzo. Consapevolezza, stima di sé, capacità di riconoscere il proprio talento, desiderio di mettersi alla prova: queste alcune delle parole chiave che caratterizzeranno la permanenza dei giovani in abbazia, accanto alla scoperta del territorio e delle realtà lavorative oggi operanti in questo contesto sociale ma con uno sguardo attento alle prospettive e ai possibili scenari di un futuro mai troppo lontano.
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta il 20 febbraio, alle 11.00 a Città della Pieve, presso la sede della Fondazione Carlo Caetani della Fargna.
L’occasione della conferenza stampa – affermano gli organizzatori – ci consente pubblicamente di ringraziare la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia per lo sguardo profetico e il grande impegno economico e di forze messo in campo nel Bando di Idee Welfare 2018″£
Hanno aderito al progetto in forma istituzionale l’Istituto Comprensivo Pg 12 e Pg 15, l’Istituto Tecnico Tecnologico A. Volta e il Polo didattico Donati Ticchioni; a cui si aggiungono come partner il Comitato regionale ANSPI Umbria, il Comitato zonale ANSPI Perugia, Pepita Onlus, Consorzio Francesco’s Ways, la Diocesi di Perugia-Città della Pieve, Perugia per i Giovani Onlus, il Progetto Policoro e il Dipartimento Giustizia Minorile per la Toscana e per l’Umbria del Ministero della Giustizia, che ci sta accompagnando con grande volontà e impegno nel mettere a punto le azioni indirizzate ai ragazzi seguiti dai servizi o a rischio abbandono scolastico.