Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia pronta per un nuovo triennio
Tempo di lettura: 3 minutiLa Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha presentato il nuovo Piano Triennale 2020-2022 in cui sono indicate le linee operative e gli obiettivi strategici che caratterizzeranno gli interventi dei prossimi anni. Almeno 18 milioni nel triennio, 6 milioni ogni anno, indirizzati su sei linee strategiche che rispondono in modo mirato e trasversale ai crescenti bisogni del territorio: lavoro, ricerca e sviluppo, promozione e solidarietà sociale, valorizzazione del territorio, contrasto della diffusione dei comportamenti a rischio, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico.
L’incontro si è svolto alla presenza di Francesco Profumo, Presidente dell’Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio e già ministro dell’Istruzione, ospite d’eccezione dell’evento “Il Futuro inizia ora”. Tra le numerose personalità presenti anche la neo Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e l’Assessore del Comune di Perugia Michele Fioroni.
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Il Presidente della Fondazione Giampiero Bianconi, nel suo discorso di apertura ha illustrato le varie tappe del percorso che la Fondazione ha intrapreso per realizzare il nuovo piano, “frutto di un lavoro condiviso durato mesi” grazie all’individuazione dei principali bisogni del territorio tramite un’analisi approfondita realizzata dalla Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore e una intensa attività di ascolto avvenuta tramite tavoli di confronto con Enti, Associazioni, Istituzioni e cittadini e il coinvolgimento di tutti gli Organi e della struttura della Fondazione per selezionare le priorità di intervento su cui indirizzare le risorse. Si rafforza l’impegno sul fronte del sociale “la linea che ho cercato di valorizzare nel corso del mio mandato” ha detto il Presidente, con una particolare l’attenzione all’occupazione giovanile e all’attivazione di sistemi di welfare innovativi per sostenere le fasce di popolazione più fragili, ma sono previsti interventi nel campo della tutela ambientale, per lo sviluppo della ricerca scientifica e la promozione del territorio, anche attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico.
La Vicepresidente della Fondazione Cristina Colaiacovo, nel suo intervento si è invece soffermata sui contenuti del Documento e le attività che seguiranno da parte degli Organi della Fondazione che, dopo la stesura del Documento Programmatico Annuale, dovranno individuare le migliori modalità da adottare di volta in volta tra tutti i possibili strumenti a disposizione.
Il Presidente Francesco Profumo ha sottolineato la trasformazione che le Fondazioni stanno realizzando nel perseguire la loro missione sul territorio, passando da un approccio meramente erogativo ad un’azione propositiva che le vede sempre più parte integrante non solo del territorio ma di un elemento più complesso che sono le comunità come hub aperti che con la loro capacità aggregante riescono a portare al loro interno competenze e saperi diversi che poi ridistribuiscono al territorio.
Questo documento è frutto di un lavoro condiviso durato mesi, ed è proprio nell’ottica della condivisione che abbiamo voluto presentarlo all’intera comunità
É un primo risultato positivo e tangibile del cammino che la Fondazione ha già percorso ed intende percorrere al fianco della comunità, una comunità ricca di enti pubblici e del terzo settore, di Università, di centri di ricerca e scuole. Entro gennaio comunicheremo le misure con cui daremo attuazione al programma per il prossimo anno
Ciò che rende il documento particolarmente innovativo è stato il rigore e il metodo con cui è stato stilato, unendo gli elementi quantitativi emersi dall’analisi dei bisogni a quelli qualitativi. Questo ha permesso di costruire una strategia partendo da una base robusta, ampia e condivisa.
Oggi risparmiare per immaginare il futuro non basta più. Dobbiamo scegliere anche per quale futuro stiamo risparmiando. Possiamo disegnare questo futuro partendo dai diciassette punti fissati dall’ONU e le Fondazioni, riconosciute come uno degli attori del cambiamento, soprattutto nei campi dell’innovazione, della cultura e del welfare, sono soggetti vocati per missione e per legge a promuovere lo sviluppo sostenibile.
Il Documento è molto interessante ed in linea con i bisogni della nostra regione; la Fondazione può giocare un ruolo molto importante a sostegno delle Istituzioni per condividere percorsi che ci consentano di evitare di sprecare le risorse e di moltiplicare le possibilità da offrire alla nostra comunità, che oggi sono poche.
Il rapporto con la Fondazione ha consentito di superare il paradigma, spesso diffuso nella pubblica amministrazione, di presentarsi con la “lista della spesa” per chiedere risorse. Abbiamo cominciato proprio in questa sede ad andare oltre questa logica, trasformando un “non-luogo” di degrado a Fontivegge in un luogo dedicato all’innovazione e allo sviluppo. Il Triennale è un momento in cui il territorio non pensa, ma si ripensa e prova a costruire visioni, di cui si ha drammaticamente bisogno.
Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, nuovo piano triennale: 18 milioni di investimenti
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