La resilienza economica parte da Norcia: presentato il forum economico umbro
Tempo di lettura: 2 minutiLa Presidente della Regione dell’Umbria, Donatella Tesei, il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, e il Presidente di ESG89 Group Giovanni Giorgetti hanno presentato alla stampa e alle istituzioni presso il Senato della Repubblica – Sala Nassirya, il forum “NORCIA 2020 ECONOMIC FORUM ESG89″ che si svolgerà a Norcia il prossimo 29 luglio a partire dalle ore 18.30 in Piazza San Benedetto.
Il Forum alla sua prima edizione è stato organizzato proprio a Norcia con l’obiettivo di sollecitare un momento di grande “riflessione” sul post Covid-19 e sul post-Sisma 2016. Saranno presenti rappresentanti istituzionali e imprenditoriali che si confronteranno sui temi del “rinascimento economico” fondato sulla sostenibilità, la resilienza e l’ heritage culturale.
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#Norcia2020
Il radicamento territoriale è senz’altro uno dei fattori che più caratterizza, sin dalla sua nascita nell’ormai lontano 1992, l’attività istituzionale della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, che da poco tempo ho l’onore di presiedere. Certamente l’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto in questi mesi, e le inevitabili conseguenze sul tessuto economico e sociale che dovremo affrontare, richiederanno nuovi strumenti e nuove strategie finalizzate non solo alla tenuta sociale, ma anche soprattutto allo sviluppo locale. Una delle parole chiave è proprio lo sviluppo locale, termine molto ampio che racchiude diversi ambiti tematici su cui agire, tutti concatenati tra loro: imprenditorialità, opportunità occupazionali, in particolar modo per i giovani, infrastrutture e riqualificazione degli spazi urbani, ricerca scientifica all’avanguardia e nuovi modelli di welfare, il tutto con un approccio sostenibile nel tempo.
Agire singolarmente e con azioni sporadiche in un contesto così complesso significa disperdere risorse ed energie. La visione che anima la nostra Fondazione, risorsa del territorio e per il territorio, è improntata da sempre al dialogo con le Istituzioni e gli Enti locali e a dare particolare attenzione ai bisogni che provengono dalla comunità. Oggi più che mai, con tante certezze rimesse in discussione, essere radicati nel territorio significa far tesoro della partecipazione e dell’ascolto, essere parte attiva di un processo in grado di convogliare idee e risorse su azioni e progetti di ampio respiro, agendo come catalizzatori e lavorando in sussidiarietà con gli altri stakeholder istituzionali. Il mio ottimismo mi porta a credere che con il concorso di tutti sarà possibile raggiungere questi ambiziosi obiettivi.