Isola Polvese, l’ex convento degli Olivetani diventa un centro studi
Tempo di lettura: 2 minutiUn recupero curato in ogni dettaglio, secondo modalità ecocompatibili, completamente autonomo dal punto di vista energetico grazie a un moderno impianto di fotovoltaico. Costo complessivo dell’opera intorno ai 2milioni e mezzo di euro di cui quasi un milione finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, 858mila dalla Provincia, 345mila dalla Regione e 740mila euro dall’Unione europea.
Dopo anni dalla posa della prima pietra – era il 2005 – sono finalmente giunte a termine le opere restauro e recupero funzionale del Monastero di San Secondo (ex Convento degli Olivetani), struttura risalente agli inizi dell’anno Mille che si trova sull’Isola Polvese. Nando Mismetti, presidente della Provincia di Perugia, proprietaria del prestigioso immobile, ha voluto celebrare questo importante risultato con una cerimonia ch si è tenuta il 30 maggio alla quale, oltre al sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino nel cui territorio comunale ricade l’Isola, hanno preso parte gli altri sindaci dei Comuni del Lago Trasimeno, l’assessore regionale Antonio Bartolini, il presidente in carica e il presidente onorario della Fondazione Cassa di Risparmio, Giampiero Bianconi e Carlo Colaiacovo e numerosi altri illustri ospiti tra i quali il rettore dell’Università per Stranieri Giovanni Paciullo.
Mismetti ha parlato di uno “straordinario recupero di un immobile prestigioso che ha visto i tecnici della Provincia impegnati con grande professionalità per lunghi anni. Il risultato è sorprendente con l’ambizioso obiettivo di farne un Centro di ricerca sulla qualità ambientale a livello europeo”.
“Man mano ci rendiamo conto quanto l’intervento dei privati sia fondamentale – ha dichiarato il Presidente Bianconi – dal parte nostra l’impegno è massimo soprattutto sul fronte del sociale che passa anche attraverso realizzazioni come questa. Quindi oggi siamo qui non per festeggiare, ma per presentare un progetto di sviluppo del quale può beneficiare l’intera Umbria”. Concetto, questo, rispeso anche dal Presidente Onorario Colaiacovo: “Il risultato dell’opera è di alta qualità e l’obiettivo di farne un centro studi a fini ambientali è tanto più importante perché coinvolge il Lago la cui salvaguardia ci sta a cuore. L’Umbria ha bisogno di condivisione e il metodo di lavoro adottato per questo intervento è meritevole e significativo”.
Dal sindaco Batino l’appello affinchè “l’unione dei Comuni del Trasimeno torni a governare questa Isola che appartiene a questo territorio per ricollocarla all’interno di un progetto di più ampio respiro”.
L’architetto Sergio Formica, progettista e direttore dei lavori, ha guidato i presenti nella visita della struttura spigando che le opere che hanno riguardato il complesso siano state eseguite nel rispetto delle tecniche costruttive del monumento, con utilizzo dei materiali originari e secondo criteri e metodi conformi ai principi dell’architettura bioecologica.
Per arrivare al risultato, procedendo per stralci funzionali, l’insieme dei lavori ha riguardato nella prima fase il recupero strutturale e il consolidamento dell’ex convento; poi si è proceduto all’adeguamento degli spazi interni, al fine di renderli funzionali alla nuova destinazione di Centro di studi di didattica ambientale, utilizzato da Arpa Umbria sulla base di una convenzione in corso di stipula con la Provincia così come confermato dall’assessore Bartolini che ha prefigurato per la struttura anche un utilizzo di grande prestigio per la convegnistica legata anche all’Università di Perugia.