Its Umbria Academy, la risposta umbra al mismatch tra domanda di competenze e profili professionali
Tempo di lettura: 2 minutiCreare opportunità per le nuove generazioni, fornire conoscenze qualificate ai giovani del territorio e soddisfare i fabbisogni di competenze espressi dalle imprese in una prospettiva di maggiore competitività e sviluppo sostenibile. Con questi obiettivi è nata nove anni fa ITS Umbria Academy, l’accademia tecnica di alta specializzazione post diploma promossa dal Ministero dell’Istruzione e dalla Regione Umbria e gestita a livello regionale da una Fondazione di partecipazione di cui fanno parte associazioni di categoria, università, istituti superiori, ordini professionali e aziende.
Come sviluppare ulteriormente le potenzialità di questo percorso di istruzione terziaria professionalizzante è stato il tema discusso nel corso dell’Assemblea pubblica della Academy che si è svolta giovedì a Palazzo Donini cui hanno partecipato: Giuseppe Cioffi, Presidente di Its Umbria Academy, Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria, Franco Moriconi, Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Antonietta Zancan, Dirigente del MIUR Ufficio V – ITS, Giovanni Biondi, Presidente di INDIRE, Antonella Iunti, Dirigente Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria e Gaudenzio Bartolini, in rappresentanza della Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre che ha sostenuto il progetto.
“Il sistema degli ITS – ha sottolineato il presidente Giuseppe Cioffi nella relazione di apertura – ha dimostrato in questi anni di essere una risposta al problema del mismatch fra domanda di competenze espressa dalle imprese e i profili di competenze reperibili sul mercato del lavoro e la propria efficacia sul versante della creazione di occupazione qualificata per i giovani. Perché il Paese tragga beneficio da questo canale di istruzione post secondaria – ha aggiunto Cioffi – è tuttavia necessario un consolidamento del sistema nel suo complesso, obiettivo che comporta la definizione di un nuovo assetto ordinamentale e di risorse finanziarie certe, l’aggiornamento della legislazione vigente e del sistema di governance, l’implementazione di un significativo piano di comunicazione a livello nazionale e l’evoluzione degli ITS in Campus e Centri di Trasferimento Tecnologico”.