La Fondazione

Cos'è la Fondazione

Fondazione Perugia è un ente privato senza fini di lucro, autonomo e indipendente. Attraverso l’investimento del patrimonio di cui dispone, genera proventi posti a disposizione del territorio di riferimento esclusivamente per scopi di utilità sociale e per la promozione dello sviluppo economico e culturale.

La Fondazione si costituisce ufficialmente il 22 maggio del 1992 con il nome Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Come tutte le Fondazioni di origine bancaria, deriva dalla locale Cassa di Risparmio, istituto sorto nella metà dell’Ottocentoe impegnato sia nell’esercizio del credito sia in attività filantropiche in favore della collettività.

Negli anni Novanta del Novecento le Casse di Risparmio italiane, compresa dunque quella perugina, sono state oggetto di una profonda e radicale trasformazione che ne ha modificato fortemente l’assetto, sia dal punto di vista giuridico-istituzionale che strutturale operativo, perdendo nel corso del tempo qualunque riferimento gestionale ed operativo con le attività di tipo finanziario e creditizio.

Missione e ruolo della Fondazione

La Fondazione agisce considerando le peculiari esigenze di sviluppo economico, culturale e sociale del territorio in cui opera, mettendo a disposizione le proprie risorse per implementare interventi e politiche nell’interesse della comunità.

A tal fine, tramite una puntuale verifica dei bisogni emergenti, sostiene progetti e iniziative prevalentemente realizzati da istituzioni pubbliche e organizzazioni non profit, tenendo presenti i settori della società maggiormente bisognosi.

Il compito principale della Fondazione è quello di preservare il proprio patrimonio, perché è la sua redditività che le consente concretamente di agire sia dal punto di vista finanziario che artistico, sociale e intellettuale.

La sua missione è quella di immaginare il futuro della sua comunità di riferimento in prospettiva generazionale, pensando alle opportunità che può offrire e perseguendo valori come: l’ascolto della comunità, l’apertura verso nuove idee e progetti, la capacità di sperimentare, di cambiare, di innovare, e di essere presente fisicamente sul territorio, perché le istanze con voce più debole non restino inascoltate.

Territorio di riferimento

Assisi
Bastia Umbra
Bettona
Bevagna
Cascia
Castiglione del Lago
Città della Pieve
Collazzone
Corciano
Costacciaro
Deruta
Fossato di Vico
Fratta Todina
Gualdo Tadino
Gubbio
Lisciano Niccone
Magione
Marsciano
Massa Martana
Monte Castello di Vibio
Montone
Nocera Umbra
Norcia
Paciano
Panicale
Passignano sul Trasimeno
Perugia
Piegaro
Pietralunga
Preci
Scheggia e Pascelupo
Scheggino
Sigillo
Spello
Todi
Torgiano
Tuoro sul Trasimeno
Umbertide
Valfabbrica

REGIONE UMBRIA:

8.456 km2
(superficie)

ABITANTI:

855.097

Le attività della Fondazione interessano

ABITANTI:

455.523

SUPERFICIE:

4.100 km2

Abbiamo il compito di preservare il patrimonio della Fondazione, perché è la sua redditività che ci permette concretamente di agire.

Ma è evidente che anche la nostra mission preveda l’uso partecipato di alcune parole, e l’attenzione è sempre plurale e territoriale. Siamo custodi di patrimoni: quello finanziario quanto quello artistico, o quello intellettuale dei ricercatori.

Siamo investitori a lungo termine: sia dal punto di vista finanziario che da quello generativo, perché immaginiamo il futuro del territorio in prospettive generazionali.

Vogliamo ripensare noi stessi e il nostro territorio nei termini delle opportunità che possiamo offrire, dei talenti che vogliamo attrarre, dei viaggiatori che vogliamo ospitare, degli imprenditori che cercano un tessuto sano su cui portare innovazione.

Vogliamo rappresentare con nuova freschezza il nostro desiderio di ascoltare la comunità, la nostra apertura alle idee e ai progetti, la nostra agilità e tempestività non solo nei momenti critici, ma quando serve, perché il mondo va veloce.

Perché alla nostra azione venga attribuito valore, e non autoreferenzialità, dobbiamo essere solidi sui nostri principi: trasparenza, onestà, apertura, spirito di servizio, autenticità, condivisione, responsabilità, coraggio.

Anche di sperimentare, di cambiare, di innovare, e di essere presenti fisicamente sul territorio, perché le istanze con voce più debole non restino inascoltate.

La comunità ci chiede di essere efficienti, trasparenti e veloci. La nostra legittimità deriva dalla qualità dei risultati e dalla chiarezza dei tempi e del processo. Per questo oggi la Fondazione interviene, proponendo competenze, in ogni fase del progetto, fin dalla sua ideazione.

Come per ogni metodologia, alcuni passaggi sono ripetuti. Ogni fase è verificata e validata attraverso il confronto. Il dialogo è l’architrave del percorso. È necessario che ogni nostro intervento generi un effetto moltiplicativo di ricadute benefiche, perché solo così potremmo ottimizzare gli investimenti e far bene il nostro lavoro. Con quali strumenti possiamo attuare tutto questo? Interrogando il nostro territorio e ascoltando gli stakeholder, la comunità e i singoli cittadini; condividendo informazioni e analisi.

Queste sono le fasi essenziali del nostro modo di operare: agire, innovare e, se necessario, sperimentare.

E la nostra forza risiede proprio nel coraggio di sperimentare. Siamo diversi da ogni altro soggetto attento all’interesse pubblico proprio perché, con prudenza, possiamo testare nella realtà nuovi format e paradigmi d’azione. Come ente privato, il nostro obiettivo è l’efficacia delle nostre azioni nel rispetto dei nostri valori e per il bene comune.
Questo ci permette di assumere quei rischi ragionati sempre presenti, quando si cerca di creare nuova conoscenza o di raggiungere una migliore efficienza.

La Fondazione agisce considerando le peculiari esigenze di sviluppo economico, culturale e sociale del territorio in cui opera, mettendo a disposizione le proprie risorse per implementare interventi e politiche nell’interesse della comunità. A tal fine, tramite una puntuale verifica dei bisogni emergenti, sostiene progetti e iniziative prevalentemente realizzati da istituzioni pubbliche e organizzazioni non profit, tenendo presenti i settori della società maggiormente bisognosi.

L'iter progettuale

I settori di intervento

Come prevede la Legge, la Fondazione ha selezionato sette settori su cui intervenire in maniera prevalente, destinando loro una parte delle proprie risorse d’esercizio.

Vogliamo rappresentare con nuova freschezza il nostro desiderio di ascoltare la comunità, la nostra apertura alle idee e ai progetti, la nostra agilità e tempestività non solo nei momenti critici, ma quando serve, perché il mondo va veloce.

SETTORI RILEVANTI
PER l'arte
PER l'ambiente
PER lo sviluppo
PER la ricerca
ALTRI SETTORI AMMESSI
PER l'istruzione
PER la salute
1990

Legge AMATO
La legge n. 218/1990 (cosiddetta Legge Amato) e i successivi decreti applicativi avviano la separazione dell’attivltà filantropica da quella creditizia delle Casse di Risparmio.

1992

Fondazioni di origine bancaria
Ufficialmente la Fondazione Perugia, la quale orienta fin da subito le proprie risorse in vari settori di intervento, tenendo conto dei bisogni reali del territorio e ascoltando le istanze provenienti dalla società Iocale.

1998

Legge CIAMPI
Con la di delega n. 461/1998 (c.d. legge ‘Ciampi’) e con il successivo decreto applicativo,
il d.lgs n. 153/1999 le Fondazioni vengono definite persone giuridiche private senza fine di lucro, dotate di autonomia statutaria e gestionale.

2004

Consulta delle Fondazioni
La Fondazione entra a far parte della Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre nella quale si discutono le problematiche comuni a tutte le Fondazioni del territorio.

2012

Carta delle Fondazioni
Le Fordazioni si dotano di in merito a responsabilità e trasparenza.

2015

Protocollo Acri-Mef
Tramite Acri le Fondazioni sottoscrivono un Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il quale in un’ottica di self restraint  volontariamente introducono norrne in tema di diversificazione degli investimenti, disciplina della governance e di trasparenza dell’attività.

2022

La Fondazione compie 30 anni
Sempre più attivatore di comunità e di progettualità per contrastare le diseguaglianze e favorire il benessere comune, per aumentare la ricchezza del proprio territorio di riferimento.

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