Note, solidarietà e inclusione. Bilancio positivo per il progetto “Musica come Dono per la Salute”

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Supportare, attraverso l’esperienza dell’ascolto di musica dal vivo, il benessere intellettuale ed emotivo di soggetti svantaggiati o in difficoltà, favorendo la creazione di “spazi” e tempi piacevoli, creativi e sicuri. Si è sviluppato attraverso 17 concerti, tra l’aprile del 2018 e il marzo del 2019, il progetto “Musica come dono per la salute”, promosso dalla Fondazione Perugia Musica Classica onlus con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la collaborazione di un ampia rete di realtà istituzionali e associative del territorio perugino. Il progetto si è caratterizzato per l’approccio inclusivo all’ascolto della musica dal vivo e del concerto, estendendo il ruolo educativo della grande musica a tutte le tipologie di pubblico, coinvolgendo tutti i fruitori, soprattutto quelli in condizioni di disagio fisico e mentale.

“La Musica – ha sottolineato Anna Calabro, presidente Fondazione Perugia Musica Classica Onlus nella conferenza stampa di chiusura del progetto, giovedì 18 aprile – ha la forza di abbattere le barriere e unire le persone, e può dare un grande contributo alla salute delle persone, intesa non solo in senso terapeutico ma anche come stare bene con se stessi”. Invitata alla conferenza stampa, è poi intervenuta anche l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Maria Teresa Severini, che ha “ringraziato la Fondazione Perugia Musica Classica per questo progetto e per saper coniugare nel migliore dei modi la promozione della cultura con l’attenzione per il sociale”. Musica come Dono per la Salute è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che, rappresentata da Fausto Santeusanio, ha sottolineato “la soddisfazione di aver contribuito a questo progetto, anche per l’importanza riconosciuta della musica come strumento terapeutico”. A curare la proposta concertistica è stata l’Orchestra da Camera di Perugia, che con il suo sovrintendente Simone Frondini ha ricordato che “questa rassegna è stato un bellissimo percorso anche per noi musicisti: più che concerti sono stati dei momenti di incontro con il pubblico molto emozionanti”. Alla conferenza stampa sono poi intervenuti anche Cynthia Aristei, direttrice della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, e Francesco Delicati, musicoterapeuta.

Le attività concertistiche, in collaborazione con l’Orchestra da Camera di Perugia, hanno coinvolto:
soggetti con disturbi cognitivi lievi, attraverso l’ascolto attivo di eventi sonori e brani musicali, con laboratori creativi di musicoterapia traducendo l’esperienza musicale con altri modi di espressione e linguaggi verbali e non verbali (Progetto “Attività di stimolazione cognitiva mediante l’ascolto di musica dal vivo”, in collaborazione con l’Istituto di Gerontologia e Geriatria dell’Università degli Studi di Perugia, l’Azienda Ospedaliera di Perugia e l’Associazione A.M.A.T.A. Umbria (Associazione Malati Alzheimer e Telefono Alzheimer Umbria);
– i pazienti della struttura Complessa di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale S. Maria della Misericordia (Progetto “Donatori di musica”, in collaborazione con la Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale S. Maria della Misericordia e A.R.ONC “Amici della Radioterapia Oncologica Onlus”);
– gli ospiti dell’Istituto Opere Pie Donini di Perugia, che si occupa dell’accoglienza di persone anziane (in collaborazione con le Opere Pie Donini di Perugia);
– le detenute della sezione femminile del Complesso penitenziario di Capanne (in collaborazione con il Complesso Penitenziario di Capanne).

L’attività della Fondazione Perugia Musica Classica Onlus è volta alla promozione della musica classica attraverso una Stagione di concerti, un Festival che propone musica a forte dimensione spirituale, programmi di educazione all’ascolto rivolti agli studenti delle scuole primarie e secondarie. Accanto a queste attività, la Fondazione Perugia Musica Classica ha iniziato a sperimentare anche proposte musicali offerte alle persone svantaggiate, promuovendo concerti in carcere, negli Istituti di riposo, negli ospedali. Da queste esperienze è nato il bisogno e l’esigenza di realizzare un progetto organico, in cui la musica abbia un forte impatto sociale e che affronti il disagio degli individui rispetto al sistema sociale in cui vive, e che lo porti da uno stato di sofferenza – o comunque di assenza di benessere – ad un generale miglioramento della qualità della vita. Attraverso l’ascolto della musica dal vivo, le persone possono affrontare meglio le difficoltà quotidiane, grazie a esperienze creative e gratificanti. Il progetto “Musica come dono per la salute” ha favorito nuove modalità di partecipazione fra le persone, attivando uno scambio di idee, emozioni, esperienze musicali, e promuovendo l’acculturazione musicale attraverso un ascolto consapevole della musica.

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