“Globulo rosso”, la risposta alle emoglobinopatie
Tempo di lettura: < 1 minutoPERUGIA – Si chiama “Globulo Rosso” il laboratorio realizzato presso il C.R.E.O, Centro di ricerche emato-oncologiche dell’ospedale di Perugia, grazie all’attività combinata del laboratorio di Genetica Molecolare dell’Università degli Studi di Perugia, diretto dalla prof.ssa Cristina Mecucci e della Struttura di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Perugia, diretta dal dott. Maurizio Caniglia. Tale sinergia ha permesso di creare un percorso diagnostico terapeutico completo nella cura delle emoglobinopatie, malattie dei globuli rossi come la talassemia o “anemia mediterranea” che rappresentano alcun delle una delle patologie ad oggi più frequenti al mondo.
La struttura, cofinanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dal Comitato Daniele Chianelli, permette anche di offrire una consulenza genetica alle coppie a rischio e garantisce la messa a punto di tecniche diagnostiche prenatali per quelle malate o portatrici sane delle emoglobinopatie.
All’inaugurazione, che si è tenuta il 27 settembre 2016, sono intervenuti: Emilio Duca, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia; Cristina Colaiacovo, vice-presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia; Franco Chianelli del Comitato Daniele Chianelli; Brunangelo Falini, direttore struttura comple ssa Ematologia e TMO; Maurizio Caniglia, direttore della struttura complessa di onco-ematologia pediatrica; Cristina Mecucci, direttore del laboratorio di Citogenetica e Genetica Molecolare; Paolo Gorello, biologo genetista laboratorio Globulo Rosso; Francesco Arcioni, ematologo laboratorio Globulo Rosso; la consigliera Clara Pastorelli per Comune di Perugia.
“Dobbiamo essere capaci di dare una risposta anche a pazienti con malattie genetiche non oncologiche, perché saper fare le diagnosi e farle bene significa facilitare la vita dei pazienti, indirizzare scelte giuste quando decidono di avere figli e risparmiare, elemento quest’ultimo sempre importante in sanità” ha detto la professoressa Cristina Mecucci, che ha promosso la nascita del laboratorio con Maurizio Caniglia, direttore della struttura complessa di oncoematologia pediatrica.