‘Novi toni comites orchestra’, il concerto nell’emiciclo della Basilica di Sant’Ubaldo
Tempo di lettura: 2 minutiSi intitola ‘Novi toni comites orchestra’ il concerto che si è tenuto domenica 2 settembre nell’emiciclo della Basilica di Sant’Ubaldo’, a Gubbio,con il direttore e solista Stefano Mhanna e il tenore David Sotgiu.
L’evento, che segue di poco il grande concerto che il progetto Omaggio all’Umbria ha organizzato con Riccardo Muti a Norcia il 4 agosto, ha riscosso un enorme successo e la sala della Basilica era affollatissima nonostante il maltempo.
Il musicista prodigio Stefano Mhanna ha stupito per la sua bravura sia come violinista solista che come direttore della sua Novi Toni Comites Orchestra e prima dell’inizio del concerto come sorpresa ha voluto dimostrare le sue capacità anche come organista esibendosi nella famosa Toccata e Fuga di Johann S.Bach.
Il tenore David Sotgiu ha incantato il pubblico per la sua bella voce e per la sua elegante presenza e accompagnato da Stefano Mhanna all’organo ha regalato al pubblico, sempre molto partecipe, come bis una dolcissima Ave Maria di Franz Schubert.
Il progetto musicale, con il patrocinio del Comune e della Diocesi, è promosso e organizzato dall’associazione “Omaggio all‘Umbria” e sostenuto dalla Fondazione Cassa Risparmio Perugia e dalla Camera di Commercio Perugia.
Nel corso della presentazione a cui hanno preso parte il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, don Fausto Panfili rettore della Basilica di Sant’Ubaldo, in rappresentanza del Vescovo Luciano Bedini Paolucci, il consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Mauro Cesaretti, la presidente dell’associazione ‘Omaggio all’Umbria’ e organizzatrice del concerto Laura Musella aveva sottolineato il piacere di tornare a Gubbio per un appuntamento di notevole rilievo musicale: “E’ ormai una consuetudine questo evento che è inserito nel programma generale dell’associazione e che si svolge in un luogo di suggestione profonda. Gli artisti si sono già esibiti a Gubbio e sono ben felici di tornare. La novità è l’orchestra di giovani che Stefano Mhanna, anch’egli poco più che ventenne, ha formato dal 2010. Lui stesso ‘enfant prodige’, a 16 si era già specializzato in pianoforte, viola, organo e composizione e ama anche sfide musicali come suonare con un tenore, come in questo caso”.