Oltre le sbarre con il teatro, con Per Aspera ad Astra il carcere diventa luogo di cultura e di bellezza
Tempo di lettura: 2 minutiUna vita oltre le sbarre praticando una delle più profonde espressioni della cultura e della bellezza: il teatro. Anche in Umbria sono già iniziate le prime fasi del progetto PER ASPERA AD ASTRA – COME RICONFIGURARE IL CARCERE ATTRAVERSO LA CULTURA E LA BELLEZZA. Promossa a livello nazionale da ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) l’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è sostenuta da 11 Fondazioni di origine bancaria, che svilupperanno il progetto nei propri territori di competenza con l’obiettivo di tracciare un percorso che metta insieme le migliori esperienze di teatro in carcere presenti in diversi contesti territoriali, facendoli dialogare e diffondendo l’approccio anche a beneficio di altri contesti e operatori.
Per Aspera ad Astra, letteralmente “attraverso le asperità sino alle stelle”, è una sfida che anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha raccolto, coinvolgendo il Teatro Stabile dell’Umbria e il carcere di Capanne per offrire ai detenuti l’occasione di riempire il tempo vuoto del carcere con esperienze teatrali creative ma anche, come sottolinea il Presidente della Fondazione Giampiero Bianconi, per “aiutarli ad acquisire le competenze utili ad abbattere la separazione di cui spesso il mondo delle carceri soffre rispetto alla società civile, così da contribuire al reinserimento nel mondo esterno e nel contesto lavorativo”.
Basandosi sull’esperienza ultra trentennale della Compagnia della Fortezza di Volterra guidata dal drammaturgo e regista Armando Punzo, l’iniziativa prevede corsi di formazione che nel territorio umbro coinvolgono gli operatori del Teatro Stabile dell’Umbria ed il personale che a vario titolo opera nel carcere di Capanne funzionali ad offrire loro una metodologia di intervento e il necessario background formativo.
Dopo questa prima fase gli operatori inizieranno le attività all’interno del carcere, con corsi di formazione rivolti ai detenuti aventi ad oggetto le diverse “materie” inerenti le arti e i mestieri teatrali, come l’andare in scena, provare, replicare, costruire scenografie. I partecipanti si metteranno alla prova a livello pratico sia durante il corso quanto alla fine dello stesso: è infatti previsto uno spettacolo finale aperto al pubblico in cui potranno testimoniare la forza di un teatro capace di generare cultura e bellezza anche all’interno di un carcere.
“La seconda edizione del progetto Per Aspera ad Astra – ha detto il Presidente di Acri Francesco Profumo – vede il consolidamento e la crescita del un’esperienza sperimentale partita l’anno scorso. Raddoppia il numero delle Fondazioni coinvolte e di conseguenza i territori raggiunti dall’iniziativa. Le Fondazioni partecipanti, insieme a compagnie teatrali e Istituti di pena, vogliono fortemente diffondere nelle carceri italiane l’innovativa esperienza teatrale della Compagnia della Fortezza”.
“Per Aspera ad Astra” è un progetto promosso da Acri (l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria) e sostenuto da Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Con il Sud, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione di Sardegna.