Teatro Sacro, ad Assisi il convegno con studiosi da tutta Europa
Tempo di lettura: < 1 minutoASSISI – Oltre di 1000 spettatori ai tre spettacoli, 20 i relatori al convegno nei tre giorni e 120 tra attori e musicisti. Sono questi i numeri de “Teatro Sacro 2017, pratiche di dialogo tra religione e spettacolo”. Un convegno internazionale di studi, organizzato ad Assisi dall’Accademia Properziana del Subasio e dal Dipartimento di Lettere dell’Ateneo di Perugia con il sostegno del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
«Spunti di riflessione storiografica sul rapporto tra religione e spettacolo – scrive Alessandro Tinterri, direttore scientifico del simposio -, inteso nell’accezione più vasta, sino a comprendere elementi performativi presenti nel canone liturgico». Questo il filo rosso che ha tenuto insieme le tre giornate di studio.
Dall’otto al dieci settembre studiosi provenienti da diversi atenei europei si sono trovati ad Assisi per fare il punto della situazione su questo genere di teatro; sui documenti del passato, dal Medioevo in poi, ma anche sui nuovi linguaggi teatrali, letterari e della struttura scenica che riguardano il teatro sacro.
Ogni giornata di convegno si è conclusa da uno spettacolo. L’ultima rappresentazione teatrale all’interno dell’abbazia ‘Rappresentazione di anima, et di corpo’ è stato un successo, gli attori e i musicisti sono stati bravissimi, hanno dimostrato di essere all’altezza.Si è trattata di una rappresentazione per recitar cantando in un prologo e tre atti di Emilio de’ Cavalieri (1548/53-1602) su libretto di Agostino Manni.