Torna la settimana del libro con Leggere e scrivere ai tempi del selvaggio web
Tempo di lettura: 2 minutiAnche quest’anno la Settimana del Libro: leggere e scrivere al tempo del selvaggio web propone alla città di Gubbio un percorso di riflessione sulle criticità del panorama contemporaneo. Aspettando i barbari è il titolo di questa prima parte che apre con incontri e laboratori organizzati in rete con istituzioni, enti, associazioni, scuole e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Il primo appuntamento sarà sabato 13 ottobre alla Biblioteca Sperelliana (sala ex Refettorio) alle 17.30: Goffredo Fofi e Piergiorgio Giacchè interverranno sul tema Prendersi cura del mondo: barbari sono sempre gli altri? I due relatori confronteranno la loro idea di futuro sulla base della propria visione del presente, differente ma non discordante; entrambi partono dal pensiero di Capitini, dal suo “non accetto lo stato delle cose”, fanno propria la sua sfida sociale e pedagogica, metafisica e religiosa.
“Lo straniero che ci abita“ è invece il tema della lezione che il prof. Umberto Curi terrà al Centro Servizi S. Spirito venerdì 19 ottobre (ore 16. 30). L’incontro promosso in collaborazione con la Biblioteca e il Polo liceale G. Mazzatinti sarà introdotto dal Sindaco Filippo Mario Stirati. È un appuntamento proposto alla città per sollecitare una riflessione critica dentro e fuori il presente, scavando tra le pieghe di un contemporaneo inattuale perché non disposto ad accettare la realtà con il suo carico di ingiustizia e un antico riscoperto e riattualizzato. Rispetto alle contrapposizioni schematiche, alle menzogne e alle parole d’ordine di facile propaganda dell’attuale dibattito politico-culturale, il pensiero di Curi si snoda e rimanda alle radici di una lingua e di una civiltà che ha conosciuto impostazioni più ricche e complesse. Articolata sulla cifra del due, non l’uno del pensiero unico oggi dominante, tutta la ricerca del filosofo ha esplorato le varie figure dell’altro, del diverso, dell’estraneo. Lo straniero è da sempre figura ambivalente, “ospite/nemico” che ci viene incontro come un problema e ci pone davanti a domande scottanti: è davvero altro rispetto a noi? È fuori, è dentro di noi?