Fare teatro in carcere: i laboratori di “Per Aspera ad Astra”
Tempo di lettura: < 1 minutoFra i progetti sociali di cui Fondazione Perugia va più orgogliosa figura senz’altro Per Aspera ad Astra, il programma teatrale dedicato ai detenuti e promosso da Acri, l’Associazione nazionale delle fondazioni di origine bancaria.
Oltre a Fondazione Perugia, l’iniziativa è stata sposata da altre 11 Fondazioni su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo, dal 2018, 15 carceri e oltre 1000 detenuti. L’obiettivo è quello di portare il teatro in carcere per contribuire alla risocializzazione dei detenuti e al loro reinserimento nel mondo esterno e nel contesto lavorativo, il tutto attraverso percorsi professionalizzanti nel campo delle arti e dei mestieri teatrali. Non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci.
La declinazione perugina del progetto è realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria e grazie alla professionalità della regista e attrice Vittoria Corallo, che cura un laboratorio teatrale nel carcere di Capanne e un successivo spettacolo annuale, proposto in anteprima all’interno del penitenziario e infine al Teatro Morlacchi.
Nel 2024 il progetto ha visto la partecipazione di studentesse e studenti del liceo artistico Bernardino Di Betto e del Laboratorio Teatrale Universitario dell’Università degli studi di Perugia, che hanno partecipato ad alcune giornate laboratoriali. Alcuni di loro hanno deciso di proseguire l’esperienza partecipando anche allo spettacolo finale.
Sempre nel 2024, organi e dipendenti di Fondazione Perugia hanno partecipato a una sessione del laboratorio teatrale di Capanne, durante il quale i detenuti-attori hanno raccontato nel dettaglio le difficoltà e i sacrifici che hanno affrontato durante il loro percorso “verso le stelle”.