Osservatorio crisi d’impresa, novità e risvolti sociali della Riforma analizzati a Perugia
Tempo di lettura: 2 minutiPerugia entra per la prima volta nel circuito dell’Osservatorio sulle Crisi d’Impresa (OCI) per ospitare la due giorni ‘Strumenti di allerta e procedimento di composizione assistita della crisi’ che si è tenuta venerdì 25 e sabato 26 maggio, nella sala dei Notari di Palazzo dei Priori, per discutere di alcuni aspetti della riforma organica della disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Al centro dell’incontro, realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, l’analisi dei nuovi “strumenti d’allerta” volti a consentire di far emergere in maniera anticipata la crisi, rispetto alle tempistiche attuali, attraverso meccanismi di segnalazione ai preposti organi di controllo ed il procedimento di composizione assistita della crisi. Oltre che dall’OCI il convegno è organizzato dalla Scuola superiore della Magistratura – Distretto didattico territoriale di Perugia, dal Centro studi giuridici e politici Assemblea legislativa della Regione Umbria, e dal Centro studi Minciotti, con la collaborazione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e di quello degli avvocati della provincia di Perugia.
“Il complesso della nuova normativa – ha commentato il presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Perugia Umberto Rana – impone a tutti i soggetti interessati, e in primis all’imprenditore, grandi responsabilità. L’impresa, d’altronde, non è un fatto esclusivamente privato, ma ha una funzione sociale così come previsto dall’articolo 41 della Costituzione. Perciò non ci si può più improvvisare imprenditore e aspettare la crisi con un senso di ineluttabilità. Bisogna, invece, sapere cosa fare e organizzare piani strutturali e organizzativi che consentano di monitorare costantemente l’andamento dell’azienda e che, quindi, siano in grado di prevenire la crisi dell’impresa”.
Questo è, d’altronde, ciò a cui mira la riforma il cui percorso parlamentare si è interrotto con la precedente legislatura e che gli addetti ai lavori si augurano possa riprendere rapidamente, permettendo così alla disciplina di entrare in vigore già nei prossimi mesi. La tematica, infatti, è di stretta e, purtroppo, drammatica attualità, come testimoniano gli ancora numerosi fallimenti registrati lo scorso anno (circa 12mila in tutta Italia), ma anche la vicenda dell’aggressione subita dai giudici Umberto Rana e Francesca Altrui all’interno del tribunale civile di Perugia, proprio in un ambito operativo e logistico che concerneva le materie della crisi d’impresa e fallimentari. Un fatto violento che, insieme ad altre ragioni, ha spinto l’Oci a tenere per la prima volta a Perugia un incontro studio di alto livello come quello in oggetto, come spiegato dal coordinatore scientifico dell’Oci Massimo Ferro.
“In questo momento, in cui tutti si aspettano risposte concrete – ha detto Fabrizio Figorilli, prorettore dell’ateneo perugino e presidente del Centro studi Minciotti –, è necessario promuovere iniziative che abbiano una ricaduta applicativa, favorendo così un’integrazione costante e particolarmente auspicata tra riflessione teorica e livello applicativo”.
Tra i relatori, oltre Rana, anche Giacomo Maria Nonno, consigliere della Corte di cassazione e componente della Commissione Rordorf, Roberto Fontana, sostituto presso la Procura della Repubblica di Milano, Daniele Umberto Santosuosso, ordinario di diritto commerciale all’Università di Roma La Sapienza, Riccardo Ranalli, dottore commercialista in Torino, Enrico Tonelli, associato di diritto commerciale dell’Università degli studi di Perugia, Marco Arato, ordinario di diritto commerciale all’Università di Genova e componente della Commissione Rordorf, Federico Casa, avvocato in Vicenza, Antonella Gallotta, dottore commercialista in Ancona, e Andrea Nasini, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Perugia.