Le Chiese Leonine in Umbria, conoscere e valorizzare un patrimonio invisibile

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Grazie ad un progetto finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, i tour alle Chiese Leonine (i luoghi di culto all’interno della diocesi di Perugia-Città della Pieve realizzati o ristrutturati tra il 1846 e il 1878 per volontà del vescovo Vincenzo Gioacchino Pecci, il futuro Papa Leone XIII) sono stati la grande novità dell’evento 2019 che, per la prima volta, ha esteso i percorsi di visita anche fuori dalle mura di Perugia, da Marsciano fino al Trasimeno.

Una edizione da record che, nei due fine settimana di inizio autunno, infatti, la presenza alle visite ha quasi raggiunto quota mille. Gli itinerari nascosti che hanno riscosso maggiore successo sono proprio stati quelli legati alle Chiese Leonine, con circa 50-60 partecipanti per ogni tour. Molto apprezzate anche le visite con il “padrone di casa”, cioè con le persone che vivono e lavorano all’interno di palazzi storici poco conosciuti e che si sono trasformati in Ciceroni per un giorno. A risvegliare la curiosità sono stati in particolar modo la Casa massonica in corso Cavour, il palazzo arcivescovile e Palazzo Graziani di Perugia,  sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia nonché la visita a palazzo dei Priori con il sindaco Andrea Romizi e quelle all’Arco Etrusco e alle sedi dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università per Stranieri.

Boom di visitatori anche per le escursioni all’isola Polvese e per la visita al primo laboratorio della Perugina in via Alessi.

Luoghi invisibili. La Perugia che si scopre

Record di presenze per la quinta edizione

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