Art Bonus in Umbria, una storia di successo

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In dieci anni raccolti oltre 18 milioni di euro da enti, imprese e piccoli mecenati
I numeri e le testimonianze nel convegno di Fondazione Perugia e Segretariato regionale MiC

Un incontro per riflettere sui 10 anni di Art Bonus, il programma italiano di mecenatismo privato per cui l’Umbria si è distinta per generosità collettiva e numero di interventi.

Lunedì 25 novembre, alle 15.30, si è tenuto nella Sala delle Colonne di Palazzo GrazianiArt Bonus -10 anni per la cultura”, convegno organizzato da Fondazione Perugia e Segretariato regionale del Ministero della Cultura. Un evento molto partecipato in cui esperti, istituzioni e privati hanno offerto al pubblico testimonianze, dati, resoconti e consigli sullo strumento normativo che ha concesso il restauro di migliaia di opere d’arte in tutta Italia, oltre alla realizzazione di festival ed eventi culturali.

Il dibattito è stato moderato da Giovanna Giubbini, Segretario Regionale MiC per l’Umbria. Dopo i saluti istituzionali di Alcide Casini, presidente di Fondazione Perugia, Marco Pierini, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Perugia, sono intervenuti: Carolina Botti, direttore Ales Spa e referente Art Bonus del MiC; Cristina Bertinelli, membro del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili; Ilaria Borletti Buitoni, vicepresidente FAI; Federico Malizia, presidente della Sezione Territoriale Perugia di Confindustria Umbria; Fabrizio Stazi, direttore generale di Fondazione Perugia.

Tutti i relatori hanno sottolineato come l’Art Bonus si sia rivelato uno strumento semplice, agile e trasparente, capace di realizzare un incontro virtuoso fra pubblico e privato.

Carolina Botti, dopo aver analizzato i numeri totali di Art Bonus – oltre un miliardo di euro raccolto sul territorio nazionale, 44.309 donazioni totali e 4150 progetti realizzati – si è concentrata sull’Umbria, che risulta essere l’ottava regione italiana per ammontare di erogazioni e la settimana per numero di interventi, un successo reso possibile dall’attivismo degli enti pubblici e dalla forte sensibilità dimostrata della popolazione.

Finora, le donazioni cumulative in Umbria sono pari a 18.799.118 euro, con un totale di 358 interventi pubblicati. Il 65% del totale è stato raccolto dai comuni, il restante da festival, musei e altri soggetti pubblici. Molto equilibrata, secondo il Ministero, la distribuzione regionale dei donatori: 152 enti non commerciali, 286 imprese e 450 persone fisiche. In particolare, gli enti non commerciali hanno raccolto 8.551.996 euro, le imprese 5.388.378 euro e le persone fisiche 4.872.894 euro.

Nel corso del convegno sono stati proiettati due video realizzati da Fondazione Perugia, che verranno presto messi a disposizione della comunità. Il primo presenta alcuni dei principali monumenti restaurati nel tempo grazie ad Art Bonus, dalla Fontana Maggiore a San Francesco al Prato, dall’Acquedotto Medievale alla Fontana dei Tre Leoni di Assisi, da Piazza del Popolo a Todi al Museo civico di Gualdo Tadino, e tanto altro ancora. Il secondo contiene le testimonianze di alcune mecenati del nostro territorio, prese ad esempio delle centinaia di piccoli e grandi donatori umbri: Silvia Angelici, Luisa Fruttini, Manuela Castellani Paoletti e Simonetta Travaglia Susta.

“Il bilancio di Art Bonus è estremamente positivo” ha detto in apertura Alcide Casini, presidente di Fondazione Perugia: “Si tratta di un programma molto efficace, che stimola il senso civico di privati, imprese e di tutti coloro che hanno la buona volontà di investire sulla cultura e sulla tutela del nostro patrimonio artistico. Ci auguriamo che questo metodo così efficiente possa essere esteso anche ad altri settori, come il Welfare, a noi particolarmente caro”. “Alla base di questo convegno” ha aggiunto Giovanna Giubbini, Segretario regionale MiC, “c’era la volontà di illustrare quanto fatto finora ma soprattutto diffondere sempre di più la conoscenza di questo straordinario strumento normativo, utile sia per i grandi donatori che per i piccoli contribuenti. L’auspicio è che questa misura, così positiva, possa essere estesa anche a soggetti privati che svolgono funzioni pubbliche”.

Nell’intervento conclusivo, il Direttore Generale di Fondazione Perugia, Fabrizio Stazi, ha dato conto dell’utilizzo dello strumento da parte dell’ente filantropico, che “in dieci anni ha sostenuto oltre 100 progetti ed erogato contributi Art Bonus per un totale di circa 6 milioni e mezzo di euro, risultando fra i primi donatori regionali”. “Anche in questo ambito” ha concluso Stazi, “Fondazione Perugia ha fatto la sua parte, così come tantissimi enti privati e persone fisiche dei nostri comuni. Raccontare queste esperienze – e aiutare la comunità a conoscere meglio regole e normative – serve a incentivare ulteriormente la passione civile e l’attivismo”.

L’Art Bonus, istituito nel 2014, consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. Non solo restauri: oltre agli interventi di manutenzione e protezione di beni culturali pubblici, è possibile sostenere anche festival, eventi e altre attività di istituti culturali, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione e altri enti dello spettacolo.

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