Videoconferenza Stampa progetto AGER
Tempo di lettura: 2 minutiDall’adattamento del grano duro ai cambiamenti climatici alle strumentazioni innovative per ottimizzare la quantità di sale necessaria per la produzione di prosciutti crudi di qualità fino al recupero dei sottoprodotti della filiera olivicola da riutilizzare in ambito alimentare. Sono, questi, solo alcuni dei “frutti” delle ricerche scientifiche sostenute da AGER – AGroalimentare E Ricerca, progetto partito nel 2008 in seno ad ACRI, l’organizzazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa. All’iniziativa, giunta quest’anno alla terza edizione, ha aderito anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Nel corso di una videoconferenza stampa, il Vicepresidente della Fondazione Nicola Bastioni e la Project manager di AGER Valentina Cairo, hanno presentato il progetto delineandone il potenziale fortemente innovativo. Grazie a tematiche di intervento di rilevanza nazionale l’iniziativa si propone di promuovere il rilancio e lo sviluppo dell’agroalimentare italiano, prestando attenzione anche agli effetti positivi che le ricerche produrranno nelle varie filiere e nei diversi territori attraverso il trasferimento tecnologico dei risultati alle imprese. Con un’unica finalità: sostenere una filiera agroalimentare made di Italy che incentivi la crescita delle comunità locali, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti nell’Agenda 2030.
Videoconferenza Stampa presentazione Progetto AGER
Ciascun territorio potrà avanzare delle proposte pertanto è fondamentale che si apra un confronto su scala locale affinché vengano focalizzate le priorità che anche l’Umbria potrà portare al tavolo nazionale per l’individuazione delle tematiche finali su cui verranno indirizzati i bandi. Grazie allo sforzo comune delle Fondazioni che aderiscono al progetto sarà possibile creare e rafforzare le partnership tra Centri di ricerca che vanno oltre la dimensione locale e offrire così ai nostri scienziati un’occasione per continuare a sviluppare le proprie conoscenze e competenze in un ambito che ha un ruolo cardine nell’economia del Paese. Nel contempo abbiamo l’opportunità di valorizzare le nostre eccellenze agroalimentari prestando attenzione a temi come la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale, che saranno centrali per lo sviluppo futuro di questo comparto e per acquisire maggiore competitività sui mercati nazionali e internazionali.