Apre Gubbio al tempo di Giotto, tesori d’arte nella terra di Oderisi

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Taglio del nastro venerdì 6 luglio per la mostra “Gubbio al tempo di Giotto – Tesori d’arte nella terra di Oderisi” in programma dal 7 luglio al 4 novembre.

Curata da Giordana Benazzi, Elvio Lunghi ed Enrica Neri Lusanna, la mostra è promossa dal Comune di Gubbio, dal Polo Museale dell’Umbria, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, dalla Chiesa Eugubina e dalla Regione Umbria.

L’organizzazione è affidata a Civita Mostre in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Associazione Culturale La Medusa. Partner dell’iniziativa è il Festival del Medioevo, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e con l’importante contributo della BCC Umbria.

L’esposizione vuol restituire l’immagine di una città di media grandezza ma di rilievo politico e culturale nel panorama italiano a cavallo tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento, esponendone il patrimonio figurativo sia civile che religioso.

Dipinti su tavola, sculture, oreficerie e manoscritti miniati delineano, anche con nuove attribuzioni, le fisionomie di grandi artisti come Guido di Oderisi, alias Maestro delle Croci francescane, Il Maestro della Croce di Gubbio, il Maestro Espressionista di Santa Chiara ovvero Palmerino di Guido, ‘Guiduccio Palmerucci’, Mello da Gubbio e il Maestro di Figline.

La mostra è allestita in tre sedi diverse, perché ci sono opere inamovibili, ma anche perché ci sono luoghi ricchi di significato e intrisi di bellezza: il Palazzo dei Consoli che sorge sopra una terrazza che lo fa somigliare a quelle città che i santi portano in cielo nei polittici degli altari; il Museo Diocesano che sorge accanto alla chiesa cattedrale e infine il Palazzo Ducale, che nacque come sede del Comune e finì per essere la residenza di Federico da Montefeltro, signore di Urbino.

 

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