Restauro degli affreschi dell’Ex Coro del Monastero di Monteluce a Perugia

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Dopo due anni di lavori di restauro è tornato all’antico splendore, dalle mani di Giovanni Manuali, il complesso degli affreschi trecenteschi del registro inferiore della parete sud del  Coro delle clarisse della Chiesa di Santa Maria Assunta in Monteluce.

Grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, si è poi operato su altri riquadri della parete, restituendo le splendide figure di San Francesco che riceve le stimmate, Sant’Onofrio e del  Battesimo di Cristo (Manuali ha illustrato le analogie stilistiche con un pannello trecentesco, il  “Trittico Marzolini” oggi esposto alla Galleria Nazionale dell’Umbria).

L’Associazione Il Bosco Sacro di Monteluce, che ha promosso l’intervento insieme alla parrocchia a partire dal 2019,  con l’assenzo del FEC (Fondo Edifici del Culto del Ministero degli interni) proprietario dell’immobile,  e sotto la vigilanza della Soprintendenza, non potendosi tenere un’inaugurazione ufficiale aperta al pubblico  stante la situazione della pandemia, ha voluto comunque presentare alle autorità civili e  religiose il lavoro svolto.

Hanno presenziato l’evento il Prefetto Gradone, il Vescovo ausiliare Salvi, la Soprintendente Cajano, l’Assessore comunale Giottoli e la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Cristina Colaiacovo.

Ha introdotto i lavori il presidente dell’Associazione Massimo Duranti, ricostruendo l’andamento dei lavori partendo dal primo stralcio nel quale furono restaurati i riquadri di Santa Caterina d’Alessandria, Sant’Eufemia e Sant’Eustachio, finanziati dalla  generosità di un socio dell’associazione e dalla Emi Supermercati.

Manuali, nella sua illustrazione del complesso dell’intervento, ha presentato le difficoltà incontrate,  le stratificazioni rilevate e le sinopie scoperte, più in generale la storia degli affreschi, realizzati fra la fine del ‘200  e il ‘300, sottolineando come in ogni riquadro compaiano in basso immagini di suore oranti, probabilmente badesse che nel corso del tempo commissionarono gli affreschi.  Dopo aver svolto alcune ricerche sulla storia di Perugia del Siepi, Manuali ha anche ricostruito la collocazione originaria di due grandi dipinti settecenteschi nell’adiacente chiesa, da lungo tempo  depositati nello spazio del coro delle monache, che dopo il necessario restauro andranno ricollocate.

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