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Tempo di lettura: < 1 minutoDiciotto opere e uno studio inedito per ripercorrere le varie fasi artistiche di Gerardo Dottori, ritenuto da molti il più grande artista perugino del Novecento. Si intitola “Sinfonie dinamiche. Gerardo Dottori nelle Collezioni di Fondazione Perugia” il percorso espositivo allestito da oggi fino ai primi giorni di giugno al Museo di Palazzo Baldeschi, in Corso Vannucci a Perugia.
La mostra raccoglie alcuni tra i più significativi capolavori del pittore che fanno parte della Collezione di proprietà di Fondazione Perugia: opere normalmente non fruibili dal pubblico o, in alcuni casi, soltanto in parte. Aspetto, quest’ultimo, che aggiunge ulteriore valore alla straordinaria qualità del progetto espositivo, realizzato con il supporto di Massimo Duranti, Presidente degli Archivi Dottori, e della Cooperativa P.p.a.l.c.o.
Un itinerario sorprendente, dunque, che attraversa il percorso artistico di Dottori cominciando dai suoi primi lavori di stampo divisionista alla stagione futurista e quella aeropittorica successiva, rappresentata in mostra da tre grandi formati dedicati al paesaggio umbro, testimonianza dell’essere considerato il Maestro dell’Aeropittura futurista.
Quattro le sezioni in cui si articola la mostra: quella iniziale, dedicata agli esordi, comprende rari dipinti della prima stagione dell’artista fra simbolismo e naturalismo, tra cui l’unico autoritratto figurativo realizzato da Dottori; si prosegue con la sezione dedicata alla stagione futurista dottoriana, quella del dinamismo architettonico della fine degli anni Venti del Novecento, con la quale l’artista realizzò numerosi dipinti di arroccamenti, appunto dinamici, di borghi umbri, e quella delle sintesi di città italiane dei primi anni Trenta. La terza sezione, invece, si caratterizza per la presenza di opere che spaziano dall’Arte sacra al “Nuovo paesaggio moderno”; infine la quarta sezione raccoglie i tre capolavori realizzati dall’artista nella maturità ed espressione piena dell’Aeropittura.